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Dott. Giovanni Montagna

ESPERIENZE LAVORATIVE

Laureato a Pavia con 110 e lode, da anni si occupa di alimentazione ed integrazione alimentare a 360 gradi, dalla perdita di peso, all’attività sportiva, all’antinvecchiamento. Zone certified instructor e bioage advisor. Master post laurea in alimentazione e sport presso università di Camerino. Ha collaborato dal punto di vista nutrizionale, con la squadra nazionale di sci di fondo, nazionale maggiore di Rugby, Calvisano rugby, Tennis Club Clinic Mutti e Bartolucci ed atleti professionisti e non. Relatore in vari convegni riguardanti l’alimentazione, il benessere e lo sport. Segue in libera professione persone che vogliono stare in salute, perdere peso, migliorare la propria performance fisica e non solo.


SERVIZI SVOLTI

Cosa aspettarsi da una consulenza nutrizionale:

  • – valutazione antropometrica ed alimentare
  • – stesura di un piano alimentare e di integrazione (se necessaria)
  • – alimentazione ed integrazione personalizzata in chi ha bisogno di modificare l’alimentazione perché scorretta o per esigenze personali (dimagrimento, aumento di peso..)
  • – alimentazione detox iniziale (esclusione di alcune tipologie di cibi, legate all’infiammazione corporea)
  • – stesura di un piano alimentare personalizzato anche in relazione ad eventuali parametri ematochimici variati dalla norma (carenze di ferro, colesterolo elevato, trigliceridi elevati, pH acido, ecc)

Lo sportivo (sia esso agonista, amatoriale o “della domenica”), da sempre è alla ricerca della massima performance, perché è nel suo Io il mettersi in competizione con qualcuno o con se stesso per cercare di superare ogni volta i propri limiti. Quello che però l’atleta deve capire è che questi limiti possono essere superati solo per un breve periodo (picco di performance). Questo periodo potrà essere prolungato se l’allenamento, l’alimentazione e l’integrazione alimentare, saranno studiate e personalizzate in modo efficace. Un’alimentazione ed un’integrazione personalizzata e mirata, possono agire sull’organismo per consentire al nostro uomo-atleta di raggiungere obiettivi sempre migliori fino alla massima espressione del suo potenziale genetico (naturalmente il patrimonio genetico la fa da padrona). La dietetica sportiva (intesa come connubio di alimentazione ed integrazione alimentare) applicata sistematicamente e non occasionalmente offre molti vantaggi:

  • a) migliora la capacità fisica e l’abilità tecnica dell’atleta;
  • b) permette all’atleta di acquisire delle corrette abitudini alimentari da cui trarre vantaggio anche negli anni futuri.
  • c) migliorare i recuperi dopo allenamenti intensi, gare o da periodi di inattività per infortunio
  • d) migliorare la composizione corporea (massa magra/massa grassa)

Anche le persone che non praticano costantemente sport (anche se dovrebbe essere incluso in uno stile di vita sano) dovrebbero migliorare e comunque porre attenzione alla loro alimentazione. Chi per problemi di peso, chi per difficoltà digestive o problematiche all’apparato gastro intestinale, chi per rallentare i processi d’invecchiamento (l’antiage) e chi per imparare a mangiare meglio. L’alimentazione è ormai accertato essere un pilastro fondamentale di una buona salute. Reazioni avverse agli alimenti e/o Intolleranze Alimentari Attualmente il problema delle reazioni avverse agli alimenti (tra cui le intolleranze alimentari) è una patologia emergente anche a causa di:

  • – diminuzione dell’allattamento al seno;
  • – produzione industriale degli alimenti
  • – disbiosi intestinale (alterazione della flora batterica)
  • – leaky gut (intestino permeabile)

Ricordiamoci che a volte non è facile rendersi conto che si è intolleranti ad uno o più alimenti, anche perché i sintomi non sono solo meteorismo, diarrea, stipsi, crampi addominali, ma anche, ad esempio, depressione, stanchezza, insonnia, ansia, cefalea, palpitazioni, crampi, acne, eczema, starnuti, faringite, raucedine, asma, cistite, mestruazioni irregolari, obesità, afte, dolori articolari, cellulite… nei bambini, irrequietezza e scarsa concentrazione Negli sportivi cali energetici, difficoltà di recupero, scarsa concentrazione, ecc Attualmente non propongo ne faccio test delle intolleranze alimentari, ma come primo approccio alimentare attuo un’alimentazione “depurante e disintossicante” in cui verranno eliminati particolari cibi comunemente associati a fenomeni di intolleranza, per circa 7-21 giorni in base alla gravità dell’intolleranza e dei sintomi ad essa legata, ed una eventuale integrazione con fermenti lattici (costituenti della flora batterica intestinale e quindi per il ripristino della flora batterica stessa-non derivano dal latte ma si chiamano fermenti lattici perché alcuni ceppi producono acido lattico) creano un terreno adatto per iniziare un nuovo stile alimentare. Gli alimenti momentaneamente eliminati, verranno poi reintrodotti uno o massimo due per volta per valutare se provocano ancora reazioni non favorevoli all’organismo.

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